di G.Giacomelli, S.Bacherini, G.Cristiano, C.Fanfani, S.Frati, S.Latini, A.R.Marseglia, C.Rossi, T.Tre Re, in Ardis e Guidi (2017) “Il benessere soggettivo come guida per le policy pubbliche”. Aonia edizioni (pag. 249-254)
Il progetto, ideato in forma di ricerca intervento, consisteva in una ricerca di tipo qualitativo caratterizzato da un’analisi del contenuto a convalida contestuale e riporti tramite la teoria dei Grafi. I contenuti emersi dalla ricerca venivano convalidati tramite l’osservazione dei due gruppi di riferimento:
Un gruppo di lavoro di coordinamento – (figure di coordinamento di azienda e cooperativa)
Un grande gruppo (tutti gli OSS, infermieri, educatori, figure di coordinamento della residenza)
Il gruppo di coordinamento doveva individuare cinque brevi domande in forma questionario da porre a tutti i lavoratori in struttura ed ai parenti.
- Come mi vedo dentro la struttura? come mi sento?
- Quali valori individuate nella struttura?
- Quale criticità individuate all’interno della struttura?
- Consigli per un piccolo cambiamento.
- Cinque aggettivi per descrivere la struttura di Monteturli.
Durante tutto l’intervento è stata posta particolare attenzione alla definizione della cultura organizzativa, intendendo con tale termine la definizione dell’insieme di conoscenze, di credenze di comportamenti e di convinzioni coltivati e trasmesse all’interno di una determinata comunità, cercando di cogliere quali siano le regole implicite, non scritte, che determinano i comportamenti organizzativi (macro) che consentono la possibilità di comportamenti a livello operativo (micro). A seguito di tali osservazioni sono state poste e verificate alcune ipotesi che vengono riportate come risultati relazionali. Purtroppo a causa di difficoltà organizzative e pratiche non è stato possibile ripetere la valutazione iniziale che ha dato inizio all’intervento, ma sono riportati i risultati delle osservazioni svolte durante il percorso di miglioramento (risultati relazionali).
Le osservazioni, per aumentarne la validità, sono state raccolte e analizzate in più tempi, è stato fatto ampio uso di supervisori esterni, l’osservazione è stata rivolta, ogni volta che è stato possibile, alla ricerca di comportamenti capaci di confutare le ipotesi teoriche di esplicazione della cultura organizzativa.